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Non sarebbe fantastico conoscere in anticipo tutti gli errori che hanno fatto gli altri creatori di time-lapse, e risparmiare tempo e denaro evitandoli nel tuo?

Come appassionato di fotografia time-lapse e fondatore dei progetti Time Lapse Italia e Time Lapse Network ho guardato e recensito – letteralmente – migliaia di video time-lapse, di ogni genere e qualità.

Ho deciso di stendere una guida agli errori più comuni che ho visto fare nel corso degli anni, per permettere a te di:

  • ottenere un primo lavoro molto buono, oppure
  • creare il tuo capolavoro se hai già avuto modo di sperimentare la tecnica e hai già fatto video time-lapse in passato.

Prima di cominciare però, è giusto che tu sappia alcune cose.

Premessa

Se ancora non mi conosci, devi sapere che:

  • Mi chiamo Marco Famà, e per anni ho fatto il fotografo freelance
  • Amo la fotografia come probabilmente la ami tu
  • Negli anni mi sono appassionato e specializzato in fotografia time-lapse
  • Ho creato e venduto una serie di clip time-lapse, ma non ho mai realizzato alcun capolavoro
  • Non sono un Maestro!
    Ho fatto tantissimi errori anche io nel corso di questi anni, e il mio scopo è solo evitare che li possa fare anche tu
  • Nel 2011 ho creato la prima community italiana dedicata alla fotografia time-lapse: Time Lapse Italia
  • Nel 2013 ho lanciato anche l’equivalente internazionale, in lingua inglese: Time Lapse Network

Time Lapse Italia è oggi il portale web più accreditato e visitato in Italia dedicato a questa tecnica fotografica.

@TimeLapseItalia è il sito web dedicato alla fotografia #timelapse più visitato d'Italia Click to Tweet

La sua missione è semplice:

Time Lapse Italia è il sito web dedicato alla fotografia time-lapse più visitato d'Italia

Time Lapse Italia è il sito web dedicato alla fotografia time-lapse più visitato d’Italia

Inoltre, vorrei che sapessi che ho impiegato diverse giornate a stendere questo articolo.

Avevo solo un obiettivo in mente: fornire ai fotografi che lo avrebbero letto quante più informazioni possibili affinché possano avere successo con la propria passione.

Spero di esserci riuscito, e che tu me lo faccia sapere commentando l’articolo e condividendolo sui social network. Credimi: con il tuo grazie avrai il potere di rendermi la persona più felice, con poco!

Doverose premesse: fatte.

Iniziamo!

Quali errori evitare nella creazione di video time-lapse?

Come potrai immaginare, negli ultimi 7+ anni ho guardato letteralmente migliaia di video time-lapse, dai capolavori in Flow Motion di Rob Whitworth ai più semplici time-lapse test condivisi sul TLI Forum da chi ha appena iniziato a sperimentare con la tecnica.

Ho quindi steso un elenco di suggerimenti che dovresti conoscere prima di creare un video time-lapse, per risparmiare tempo e fatica.

Disclaimer

Nel corso di questo articolo includerò una serie di esempi video presi a caso dal TLI Forum.

E’ ovvio che non mi interessa screditare nessuno 🙂 bensì cercare di dare maggiori informazioni possibili e spunti di riflessione per chi vorrà leggerlo!

Cominciamo!

Time Lapse Network project

Time Lapse Network è il progetto internazionale, nato da Time Lapse Italia e rivolto a un pubblico mondiale

1. Riprendere la scena da pochi punti di vista (POV)

Si definisce POV (dall’inglese “Point of View”) il Punto di Vista o di Ripresa della scena.

Ho visto tantissimi video di persone che, una volta mandati in Play, mostrano una sequenza di 45/60 secondi ininterrotti di evoluzione temporale su un singolo soggetto ripreso da 1 solo punto di ripresa.

Altre volte invece ho visto video di 2/3 minuti ritrarre anche due o tre soggetti diversi, ripresi però sempre e comunque dallo stesso POV (e per quasi un minuto ciascuno!).

Mi spiace, ma purtroppo sarà ben difficile che qualcuno resterà sul tuo video per più di 15” senza fare un seek sulla timeline, o peggio senza chiudere la finestra.

E tu avrai sprecato tempo, soldi e risorse. 🙁

Per evitare questo genere di errori, il mio consiglio è di:

  • Pensare innanzitutto quale storia raccontare con le immagini
  • Pianificare la durata della sequenza in anticipo, magari con l’aiuto di un’applicazione o di un calcolatore time-lapse
  • Ridurre drasticamente la durata finale di ciascuna sequenza su singolo soggetto e da singolo POV
  • Aumentare i punti di ripresa: cerca di riprendere il tuo soggetto da più punti nel tempo, e mostrali brevemente tutti nel video finale montato
  • Se stai condividendo una sola sequenza, a puro scopo accademico, non chiamarla “Primo time-lapse”: crei la false aspettative nello spettatore 🙂
Un grande video #timelapse non annoia lo spettatore con lunghe sequenze riprese da un solo punto di vista! Click to Tweet

2. Creare sequenze time-lapse di oltre 5” dallo stesso POV

No, non mi riferisco alle sequenze time-lapse di stock-footage che andrai a vendere su Pond5 o Getty. Per quelle ci sta che tu le lasci andare anche 30” o più.

Mi riferisco alle clip che compongono quel time-lapse di 3 minuti che stai per realizzare.

E’ difficile vedere ottimi video time-lapse che propongano sequenze (girate senza movimenti di slider) di oltre 3/4” ciascuna.

In fondo creare un time-lapse è proporre una visione accelerata del tempo in maniera creativa, e tenere incollato lo spettatore: perché annoiarlo?

Guarda ad esempio quanto durano le sequenze ad esempio di questo grande lavoro di Joe Capra:

In genere, massimo 3 secondi su un singolo soggetto ed inquadratura.

Il mio consiglio in questi casi è di:

  • Non proporre mai sequenze riprese dallo stesso punto di vista che durino oltre i 5”
  • La durata massima di ciascuna clip time-lapse in un video finito? 3 o 4 secondi
  • Anche qualora una sequenza risultasse più lunga, prendi la sua parte migliore e butta via il resto
Vuoi creare un #timelapse interessante? Proponi tante scene, ma non più lunghe di 4''! Click to Tweet

Attenzione però!

Se l’idea alla base del tuo progetto è avere volontariamente un video time-lapse ripreso da un solo punto di vista, allora la cosa è diversa.

In quel caso, il mio consiglio è di riuscire a fare qualcosa che catturi l’attenzione dello spettatore, e non lo annoi.

Come? Non è semplice – e anzi, stai sfidando davvero te stesso!

Secondo me Manel Cebrian ci è riuscito, e ci tengo a mostrartelo come esempio di “Single POV video” ben riuscito:

Anche Jørgen Thomsen l’ha fatto, sfruttando l’altissima risoluzione della sua Nikon D800:

3. Scattare time-lapse di giorno senza filtri ND

Sono utili già nella fotografia tradizionale, ma nel time-lapse i filtri ND diventano quasi obbligatori.

Una sequenza time-lapse girata in diurna senza filtri ND – quindi con tempi di scatto molto brevi – ha la tendenza a congelare il movimento dei soggetti ripresi senza dare loro “quel po’ di sfocato” che, una volta riguardati nel video finale, sembreranno scattare vistosamente.

Prendiamo ad esempio le barche o l’acqua stessa nel video qui sotto:

Come puoi vedere, il risultato finale non è dei più piacevoli da guardare.

Un’ottima pratica per questo tipo di sequenze è di:

  • Montare un filtro ND sull’obiettivo, così da allungare il tempo di esposizione e amplificare l’effetto scia dei soggetti ritratti
  • Cercare di tenere un tempo di esposizione non più rapido di 1/15
  • Diminuire gli ISO il più possibile
  • Chiudere il diaframma
  • Evitare di riprendere la scena nelle ore di picco dell’illuminazione solare
  • Scegliere un orario nella giornata dove la luce sia meno incidente: mattino presto o pomeriggio
Utilizzare filtri ND è fondamentale nelle riprese di #timelapse in diurna Click to Tweet

4. Evitare di prevenire il flickering, o peggio non rimuoverlo in post-produzione

Il flickering è una delle rotture di scatole più comuni, per chi fa time-lapse.

Hai presente quei video in cui le immagini sembrano, di tanto in tanto, essere decisamente più o meno luminose rispetto alle altre, tanto da essere percepite dall’occhio umano come “lampeggii”?

Ecco, questo è il time-lapse flicker e su Time Lapse Italia ne abbiamo parlato in dettaglio, descrivendo meglio:

  • Cos’è il flickering
  • Come prevenire il flickering
  • Come rimuovere il flickering

Se ti interessa puoi approfondire l’argomento nella Guida completa al flickering su Time Lapse Italia.

Il mio suggerimento in questi casi è piuttosto semplice:

  • Impara a riconoscere il flickering nei video degli altri
  • Scopri le tecniche per prevenire il flickering nei tuoi time-lapse
  • Se hai una sequenza scattata prima di aver saputo del flickering – e che devi assolutamente includere nel tuo progetto – scopri come programmi tipo LRTimelapse o TLTools possono aiutarti a rimuoverlo in post-produzione
Rimuovere il flickering dai propri #timelapse è essenziale per creare un video di qualità Click to Tweet

5. Lasciare automatismi inseriti

Basta davvero un niente, e ti giochi la sequenza time-lapse per la quale hai speso tempo, soldi e pazienza.

Stai tranquillo: questo errore lo fanno anche i migliori. 😉

Per capire meglio di cosa parlo, guarda questo video:

Noterai un fastidioso “avvicinamento e allontanamento” del soggetto, quasi come se fosse stato fatto in continuazione un po’ di zoom-in e out tra un fotogramma e l’altro.

Con ottima probabilità, il video qui sopra è stato scattato da una macchina che per errore aveva l’Autofocus inserito.

Purtroppo questa scocciatura la noti soltanto dopo aver fatto ritorno a casa, e dato in pasto la sequenza al tuo tool per l’editing del video.

Immagina ora di aver catturato quella sequenza in un luogo molto distante da casa, o peggio ancora di aver scattato durante un evento raro: gran bella incazzatura, non credi?

Ti consiglio quindi di:

  • Scattare sempre e solo time-lapse in manuale
  • Se hai bisogno di automatismi (AF, esposimetro ecc.) fanne uso prima della sessione di scatto. Imposta gli stessi prima, disattivali tutto, e fai partire l’intervallometro
Non dimenticare MAI gli automatismi accesi, quando scatti un #timelapse Click to Tweet

6. Usare cavalletti poco stabili (o lasciare sequenze non stabilizzate nel video finale)

Non è raro vedere dei gran bei lavori “perdersi” per un paio di sequenze non stabili.

Questo è un problema di tanti fotografi: il momento catturato in quell’occasione ha suscitato una serie di emozioni fortissime che pensiamo di dover per forza proporre allo spettatore del nostro video.

L’idea è corretta, ma se durante quella sessione di scatti il vento ha spostato anche solo di pochi millimetri l’inquadratura, il rischio è di vedere una sequenza che a un certo punto “scatta” verso il basso magari.

In questi casi, puoi fare solo due cose:

  • Decidere di tenere la sequenza imprecisa
    Puoi di sicuro farlo, ma è meglio ricorrere ad una stabilizzazione in post-produzione se possibile
  • Eliminarla dal video finale
    Avrai sicuramente lasciato più alto il livello generale del tuo time-lapse finale, e nessuno sentirà la mancanza di quel momento non ritratto benissimo

Inoltre, ti consiglio di optare per un treppiede più stabile.

Utilizzare un treppiede di qualità nel #timelapse può fare davvero la differenza! Click to Tweet

7. Utilizzare una traccia audio che non c’entra niente col resto

Immagina uno spot televisivo dedicato al un nuovo centro di meditazione orientale che hanno aperto da poco nella tua città.

Riesci ad ascoltarne le note che lo accompagnano?

Non credo che la prima cosa che ti venga in mente sia Rock is Dead di Marylin Manson o The Number of the Beast degli Iron Maiden, giusto? 🙂

Il 50% del successo del tuo #timelapse lo farà il brano audio che sceglierai: pensaci! Click to Tweet

Ecco: ho visto video ben fatti dal punto di vista visuale, essere accompagnati da brani:

  • Troppo lenti per un time-lapse molto dinamico
  • Troppo forti per il soggetto ritratto
  • Non sincronizzati con i cambi di scena, tanto da sembrare “buttati lì”
  • Tagliati male (dal punto di vista dell’audio) alla fine del video, perché sicuramente “mancavano delle sequenze per arrivare alla fine del brano”

Considera che il successo del tuo prossimo video time-lapse sarà portato per il 50% dal brano che vorrai associare alle tue immagini.

Inoltre, utilizzare anche qualche effetto sonoro alla composizione renderà il tutto ancora migliore.

JT Singh ne sa, a tal proposito. Goditi questo capolavoro audio, prima che video:

8. Scegliere musica protetta da diritto d’autore

Questo consiglio è forse più importante di quanto troppi possano pensare, e se vuoi evitarti figuracce o problemi legali, devi seguirlo con attenzione.

Siamo tutti portati a preferire un brano di un artista conosciuto, rispetto ad un altro:

  • Lo conosciamo già bene, e riusciamo a visualizzare sin da subito le nostre sequenze montate su ciascun arrangiamento
  • Crediamo che le nostre immagini, accompagnate dalle note conosciute di un artista affermato, diano una qualche forma di autorevolezza alla nostra composizione finale
  • Non ci dobbiamo sbattere per cercarne uno che ci piacerà sicuramente di meno
  • Pensiamo di non dover riconoscere nessun importo, tanto “basta citare il nome dell’artista”

Ecco, non c’è niente di più sbagliato – anzi, stai per metterti in guai seri!

Secondo te, per quale motivo una colosso come BMW nel suo nuovo spot dedicato alla tecnologia Plug-In Hybrid ha optato per Fearless, un pezzo preso a $49 in licenza da PremiumBeat?

Per essere originali? Probabilmente.

Per risparmiare parecchio, visto quanto gli sarà costato già solo realizzare il video promozionale? Sicuramente!

Considera infatti che l’utilizzo senza licenza di brani di artisti famosi (coperti ovviamente da diritto d’autore):

  • E’ consentito previo pagamento di grosse cifre
  • Viene permesso dall’autore stesso (o dalla casa discografica) senza corrispondere alcun denaro, ma succede raramente e solo grandissimi artisti del time-lapse riescono ad ottenerlo
  • 99 su 100 renderà il tuo time-lapse oscurato per violazione dei diritti d’autore da YouTube e non solo: una vera figuraccia dopo tutti gli sforzi fatti per crearlo, no?

Inoltre – opinione puramente personale – credo che rubare un pezzo conosciuto ti farà passare più come un “ragazzino principiante” che vero professionista, quello che conosce il mercato e sa bene come muoversi.

BMW ci dimostra che è possibile realizzare un lavoro epico in grado di emozionarci anche senza l’utilizzo di un brano di un artista famoso.

Come dovresti quindi approcciare la questione?

  • Da vero professionista, come ogni cosa.
  • Informati bene su cosa puoi fare e cosa non puoi fare con la musica che stai per utilizzare.
  • Ci sono tantissimi siti che vendono in licenza la musica giusta per il tuo time-lapse, tra cui PremiumBeat.com o AudioJungle.net
  • Alcuni artisti famosi mettono a disposizione una serie di pezzi gratuitamente – a patto che rispetti alcune regole: è il caso di Moby, e del suo progetto mobygratis.com.

Se ti interessa approfondire la questione, e confrontarti con altre persone, ti consiglio questo ottimo thread sul TLI Forum dedicato proprio all’argomento: Musica e Colonne sonore – Risorse utili per time-lapse.

9. Scegliere una musica già sentita alla nausea

Allora, ce l’hai presente “The Intro” degli XX?

Lo so, è un pezzo fantastico.

Oppure hai presente Outro, di M83?

Meraviglioso, vero?

Sai vero che sebbene fantastici, questi pezzi ci hanno fatto due palle così?

Tralasciando i problemi di violazione di copyright che ho trattato in maniera approfondita al punto precedente, ne ho personalmente fin sopra i capelli di vedere l’ennesimo time-lapse accompagnato dallo stesso pezzo.

Non ho molti consigli in questo caso, se non:

  • Sii originale, in tutto e per tutto!
  • Dedica tanta cura e attenzione anche alla scelta del pezzo audio che accompagnerà il tuo lavoro – almeno la stessa che hai usato per catturare le splendide immagini che lo compongono!
  • Sorprendi il tuo pubblico sin dall’inizio: un attacco audio già stra-sentito farà di colpo calare le aspettative dello spettatore con un “Oh no, un altro! :(“
Usare una musica già sentita 1000 volte renderà il tuo #timelapse una noia Click to Tweet

10. Creare un ottimo time-lapse, e rovinarlo con una intro scadente

Pensa a tutte le volte che hai visto partire un video su YouTube e lo hai ignorato dopo i primi 10” perché ti sembrava troppo amatoriale o troppo “fatto in casa”?

A me succede ogni giorno!

Anzi, ti dirò di più: sono riuscito a guardare video time-lapse per intero fatti da fotografi mediocri che avevano però creato una sequenza di apertura meravigliosa tanto da aver catturato la mia attenzione!

Tu non puoi permetterti di far scappare i tuoi spettatori con quella introduzione bruttarella, fatta usando i template di testi animati in iMovie o equivalenti.

Lo so cosa stai pensando: non sono mica un grafico, né un animatore professionista. Giusto!

Ma vedila così:

  • Sei un fotografo freelance, o magari un professionista del settore a tempo pieno
  • Hai speso € 3000 per il tuo viaggio in Islanda di una settimana
  • Nel tempo hai investito a dir poco € 15.000 in attrezzatura fotografica (corpo macchina, lenti premium e slider per time-lapse)
  • Hai passato l’ultimo mese a post-produrre ogni singolo fotogramma, togliere il flickering dalle sequenze in LRTimelapse Pro, e a montare queste ultime in maniera avvincente
  • Hai pagato anche solo un € 50 per i diritti di quel pezzo audio strepitoso
  • Sì, hai fatto davvero un ottimo lavoro fino ad ora e sei soddisfatto di te stesso

Ma qual era il tuo obiettivo, esattamente?

  • Farlo vedere ad amici e parenti?
    Va bene, puoi esportarlo, caricarlo online e fare un po’ di spam sui social. I tuoi amici lo guarderanno, qualche like e commento, e il tuo video finirà probabilmente nel dimenticatoio.
  • Far fruttare il tuo investimento?
    Allora devi abbellirlo e renderlo spettacolare sin dall’inizio! Bastano 5” per catturare l’attenzione degli spettatori, o per perderli per sempre.

Massimizza il tuo investimento: aumenta il più possibile le view, fatti conoscere, crea una bomba pronta ad esplodere: quanto più visto, condiviso e commentato il tuo lavoro, tanto più alte le probabilità di ricevere richieste di business e di ottenere 5x i soldi che hai speso!

Sì, ma io sono un bravissimo fotografo, ma non sono un creativo né un esperto di After Effects!

Poco male:

Se anche tu la pensi come me, non ti peserà di certo pagare quel qualcosina in più pur di avere un prodotto valido dall’inizio alla fine.

Bastano 5'' per perdere l'audience del tuo #timelapse per sempre: sorprendi il tuo pubblico da subito! Click to Tweet

11. Non assegnare un artwork al tuo video

In linea con il punto qui sopra, “dimenticarsi” di assegnare una miniatura al proprio video equivale perdere tantissimi punti rispetto a chi invece l’ha impostata.

Sii onesto: quale di questi due video time-lapse sull’Islanda ti viene voglia di guardare prima?

Waterfall, di Giovanni Antico:

Oppure Expedition Iceland, di Eric Hines?

Probabilmente la penserai diversamente da me, ma io senza ombra di dubbio andrei sul primo – senza conoscere il Maestro Eric Hines.

Sai qual è la cosa buffa?
Eric fa il “mestiere del time-lapser” nella vita molto più di quanto non lo faccia Giovanni!

Quello che voglio tu capisca è che per una piccola leggerezza puoi perdere potenzialmente tanti soldi!

Basta poco per sprecare tempo e soldi: fai fruttare il tuo #timelapse Click to Tweet

Se per assurdo il tuo prossimo cliente:

  • Sta cercando un fotografo professionista a cui commissionare un lavoro
  • Requisito essenziale: il fotografo deve aver fatto un video time-lapse sull’Islanda
  • Ha solo 4 minuti di vita da dedicare allo scopo e fa una ricerca su YouTube

Se la ricerca restituisce due video, il tuo e quello di Eric Hines, tu non puoi permetterti di perdere un lavoro per colpa di una miniatura non assegnata!

Sei tu che devi vincere, e lo puoi fare solo catturando l’attenzione dello spettatore.

Le miniature dei video consentono agli spettatori di vedere un’istantanea del tuo video mentre navigano su YouTube.

Certo, in automatico YouTube ti consente di scegliere una miniatura fra le tre opzioni generate automaticamente, ma torno a ripetere: vuoi davvero passare per un fotografo alle prime armi?!

Google ti spiega bene come aggiungere miniature al tuo video time-lapse.

Il consiglio che ti posso dare è lo stesso del punto precedente:

  • Se sei in grado di realizzare un fantastico artwork da te, non dimenticarti di farlo prima di caricare il video su YouTube / Vimeo
  • Se non sei capace di farne uno che renda giustizia al tuo video time-lapse, lascia che sia qualcun altro a farlo per te!

Solo, non trascurare mai questo dettaglio!

Crea sempre una miniatura accattivante del tuo #video e conquista il tuo pubblico! #timelapse Click to Tweet

12. Utilizzare codec video non appropriati per il tuo time-lapse di qualità

E’ facile creare video in Ultra HD o ancora più risoluti.

Non lo è altrettanto crearne di meravigliosamente nitidi.

Sul forum di Time Lapse Italia ho visto venir proposti video con titoli altisonanti accompagnati da “4K” o “Ultra HD”, che finiscono per essere commentati con frasi tanto infelici quanto veritiere come “Alcune sequenze sembrano girate con telefonini di vecchia generazione”.

Parliamoci chiaro…

Quando dai un titolo al tuo time-lapse come “Patagonia 8K” susciti un desiderio di dettaglio visivo nell’utente che va al di là di ogni possibile aspettativa.

Martin Heck, il Maestro dei time-lapse Ultra HD, è uno di quelli che in fatto di nitidezza ne sa qualcosa.

Giusto per darti un’idea, guarda di cosa è capace:

L’ho intervistato qualche tempo fa, incuriosito dal suo flusso di lavoro e su come riuscisse a donare così tanta nitidezza alle sue immagini:

Sono solito lavorare con il codec di GoPro Cineform per realizzare file video intermedi a 12bit, 444 visivamente senza perdite. E’ un codec molto efficiente e veloce, e mi consente di lavorare a queste enormi risoluzioni sulla mia workstation desktop.

E’ altrettanto importante il tipo di post produzione applicata dopo l’iniziale color grading:

  1. eliminazione del disturbo
  2. stabilizzazione
  3. controllo dei contrasti
  4. eliminazione del flickering.

L’output finale per il web è invece un export standard in H264 (@ 4K: 40-60MBit/s; VBR-2).

Non voglio aggiungere molto su questo argomento, ma ti invito a scoprire questi e altri dettagli sul lavoro del Maestro nella mia intervista Martin Heck: il mio segreto per video time-lapse 8K UHD perfetti.

Il miglior codec per creare un #timelapse nitidissimo, secondo Martin Heck. Click to Tweet

13. Proporre sequenze sottoesposte e sovraesposte, combinate

Fortunatamente non è un errore comune, se non per chi inizia proprio da poco a cimentarsi con la tecnica del time-lapse.

A volte capita di vedere, nello stesso video, sequenze girate al tramonto con calcolo dell’esposizione palesemente lasciato sul cielo drammatico che si voleva ritrarre – e che finisce per restituire il resto della composizione quasi sul nero, o viceversa.

Il consiglio in questi casi è piuttosto semplice:

  • Cerca sempre di riprendere ogni sequenza in maniera più neutrale e bilanciata possibile
  • Scatta sempre in RAW, o al massimo RAW + JPG (ma mai in solo JPG)
  • Ogni enfatizzazione degli elementi della fotografia potrai darla in post-produzione con Lightroom o meglio ancora in After Effects sul time-lapse privo di flickering

14. Assemblare un video che non racconti una storia

Lo so, va tanto di moda da troppo tempo ormai.

Lo “Storytelling” è sulla bocca di tutti: devi raccontare una storia, ti dicono ovunque.

Ecco, mi spiace farlo anche qui, ma.. il tuo time-lapse deve avere un filo logico, deve raccontare una storia. Altrimenti quello che andrai a creare sarà soltanto un’accozzaglia di sequenze – magari perfettamente riuscite – che potrai nominare “Showreel 2017” o qualcosa del genere.

L’idea è che dovresti utilizzare il time-lapse per raccontare un evento che l’occhio umano non potrebbe percepire nel naturale scorrere del tempo.

Altrimenti che senso ha fare un video time-lapse?

In troppi ci si buttano pensando di fare qualcosa di “figo” e “diverso”. In pochi creano un time-lapse per aggiungere significato alla loro storia, al loro racconto.

Non hai ancora visto il film Chasing Ice?

Pensa bene quindi quale sia lo scopo ultimo del tuo time-lapse, e dai senso a ciò che fai.

  • Quale storia vuoi raccontare?
  • E’ davvero necessario il time-lapse per farlo?

Se ti interessa creare uno showreel di sequenze o meglio ancora guadagnare con time-lapse di micro stock, allora scatta liberamente ed ignora questo punto!

Il tuo #timelapse deve raccontare una storia, altrimenti.. che senso ha usare questa tecnica? Click to Tweet

15. Lasciare le stelle sottoesposte (o non bene post-prodotte)

Se il tuo time-lapse include sequenze di astrofotografia, fai in modo che siano le migliori che tu abbia mai prodotto.

Riprendere i corpi celesti non è una cosa molto semplice, e di solito maggiore il costo del corpo macchina e delle lenti utilizzate per catturarli, migliore normalmente la resa.

Un fotografo bravo nella post produzione è in grado di tirare fuori la Via Lattea anche da immagini catturate con sensori piuttosto rumorosi o con lenti non di altissimo livello.

Sarebbe un peccato produrre un video time-lapse con ottime sequenze in diurna, ma con cieli stellati non ricchi di stelle come per esempio quelli nel video di Andrew Studer:

Quindi, qualora volessi includere cieli stellati nel tuo video time-lapse, ti consiglio di:

  • Leggere innanzitutto la guida a Come realizzare video time-lapse di stelle in movimento disponibile su Time Lapse Italia
  • Imparare a post-produrre le tue astro fotografie in Lightroom, e a far risaltare la Via Lattea dalle tue immagini
  • Guarda tutti i video time-lapse con sequenze di astrofotografia all’interno, impara dagli altri

Ci sono diversi video tutorial gratuiti disponibili su YouTube che ti insegnano a post-produrre le tue astro fotografie in Lightroom.

Guardane alcuni e fai degli esperimenti:

Se ne trovi uno più valido, per piacere segnalalo nei commenti così che possa proporlo direttamente in questo articolo!

E' fondamentale imparare ad elaborare la Via Lattea in #Lightroom per fare astro #timelapse Click to Tweet

16. Creare time-lapse puri più lunghi di 3 o 4 minuti

Video di sole sequenze time-lapse oltre i 3 minuti diventano piuttosto pesanti da apprezzare.

Considera infatti che normalmente i tuoi spettatori non avranno troppo tempo da dedicare al tuo video, né sono pronti a a farlo se non in rari casi.

La raccomandazione in questo caso è di tenerti sotto i 4 minuti massimo, inclusi introduzione e titoli di coda.

17. Non rimuovere elementi intermittenti di disturbo (es: uccelli)

Un errore che ho visto fare anche da bravi artisti è quello di lasciare che alcuni elementi intermittenti “disturbino” le loro composizioni.

Una meravigliosa sequenza time-lapse di pochi secondi su un cielo al tramonto, e a un certo punto per una frazione di secondo compare una macchia nera.

Con molta probabilità infatti, il fotografo si è dimenticato di rimuovere gli uccelli in post-produzione.

Cerca sempre di raggiungere la perfezione nel tuo #timelapse: attenzione agli uccelli! Click to Tweet

Certo non è un dramma, ma se sei qui è perché anche tu come me ami raggiungere il più possibile un livello sempre più alto nelle cose che fai.

Ti consiglio di dare uno sguardo a questa conversazione, che include un video tutorial sulla Rimozione uccelli da una sequenza Timelapse in After Effects, e di discutere eventuali dubbi con gli amici della community di Time Lapse Italia.

Il video qui sotto ad esempio, creato da Adamus Adelus, ha lasciato (00:18”) che una serie di uccelli rovinassero delle buone sequenze:

18. Non essere abbastanza innovativo

Questo non è un suggerimento per chi è al primo time-lapse, ma più per chi sta cercando di emergere come fotografo time-lapse e quindi vuole produrre un vero capolavoro che possa cambiargli la vita professionale, in meglio.

Non è raro che con un time-lapse qualcuno sia riuscito a migliorare la propria vita professionale. E di storie di successo così ne parlo più che posso su Time Lapse Italia.

Purtroppo non esiste una guida alla creatività 🙂 però quello che mi sento di consigliarti in questo caso è di:

Innovazione, creatività e qualità: solo così il tuo #timelapse avrà il successo che merita! Click to Tweet

19. Non promuovere a sufficienza il tuo time-lapse

Un errore piuttosto comune tra tutti i fotografi, principianti ed esperti, è quello di non fare marketing sufficiente attorno alle proprie creazioni.

Potrà sembrarti una banalità, ma c’è molta più gente brava là fuori di quanto si creda.

Anche nel mondo degli artisti del time-lapse ho conosciuto decine di fotografi che “non hanno mai fatto il botto”, ma che pure avrebbero il potenziale per riuscirci.

Perché non ci sono riusciti?
Semplice: non hanno dato il massimo fino alla fine.

Considera infatti che:

  • L’approccio del “Pubblica, e prega che i risultati arrivino” non funziona più da un po’ oramai
  • Si dice che vengano caricate oltre 300h di video su YouTube ogni minuto
  • Condividere il tuo video su Facebook, Twitter e altri social network senza pagare, non ti garantisce che tutti i tuoi amici lo vedano. Anzi! Sei fortunato se il 10% dei tuoi amici riuscirà a vederlo..

Dovrai fare di più, e ti dovrai fare aiutare. 

Segui i miei suggerimenti per cercare di dare la massima esposizione al tuo capolavoro, nel minor tempo possibile:

  • Carica il tuo video sia su YouTube che su Vimeo
    (meglio ancora se hai la subscription Vimeo Pro attiva)
  • Assegna attentamente i tag al tuo video su YouTube
    Non trascurare questo dettaglio: i video che performano meglio sono quelli curati fino all’ultimo dettaglio!
    Sotto la barra di avanzamento del caricamento noterai una sezione “Tag” in cui è possibile aggiungere i tag. Per aggiungere tag a un video esistente, visita Gestione video, quindi fai clic sul pulsante Modifica sotto il video per cui desideri aggiungere i tag di formattazione.
  • Scrivi un’ottima descrizione del video
    Qualche dettaglio sul progetto, attrezzatura utilizzata, soundtrack scelta, e i tuoi contatti non devono mancare MAI.
    Pensa che dall’altra parte può esserci uno come me, che sta per recensire il video. Forniscimi tutte le informazioni di cui ho bisogno, e non farmele chiedere.
    E’ il modo migliore per accelerare la pubblicazione del tuo video, credimi 😉
  • Segnala il tuo video su più social network
    • Facebook
      Puoi decidere di condividere il link su Facebook con una descrizione avvincente e un invito a guardarlo. O caricarlo direttamente anche su Facebook Video, per avere una reach migliore.
      Su questo social network vengono condivisi oltre 3 milioni di link all’ora, e la possibilità che il tuo link venga visto da ciascuno dei tuoi amici è determinata da un algoritmo che tiene conto di circa 100.000 variabili.
      Non è questo il posto dove discutere di digital marketing su Facebook, ma ti consiglio di caricare il video nativamente su Facebook, per ottenere una % maggiore di utenti che vedranno – organicamente, quindi senza che tu paghi un centesimo – il tuo video.
    • Twitter
      Prepara diversi tweet con diversi messaggi e inviti all’azione (CTA), quindi pianificali nel corso delle prossime giornate e ad orari differenti.
      Se conosci Twitter, sai bene che non serve twittare una cosa una volta sola, per essere notati.
    • Reddit
      Va fortissimo all’estero, ma è una potenziale palla di neve che si può trasformare in valanga, se sai sfruttarla al meglio. E ti parlo di svariate decine di migliaia di view in un singolo giorno!
      Tanto per darti un’idea, alcune volte il traffico generato da Reddit verso Time Lapse Network è stato così forte su un singolo video, da uccidere – letteralmente – il server per troppe richieste.
      A buon intenditor..
    • StumbleUpon
      Stesso discorso di Reddit: se sai proporre al meglio il tuo video, magari integrato in un articolo del tuo sito scritto ad hoc (e in maniera accattivante), sei a cavallo.
      Per darti un’idea anche qui della sua potenza, dopo aver condiviso la Time-Lapse Photography Made Simple: A Step-by-Step Guide 2017 su SU, in pochi giorni ho generato un traffico social che ha letteralmente scavalcato tutti gli altri social share combinati.
  • Segnala il video su Time Lapse Italia
    Time Lapse Italia è la community italiana dedicata alla fotografia time-lapse, oltre ad essere la più seguita e autorevole. Ne hanno parlato in tanti in questi anni: dal Corriere della Sera a La Stampa, da Focus a Rai 3 e molti altri siti meno noti.
    In breve:

     

    • Essere menzionato su Time Lapse Italia – magari tra i Best Of Videos – potrebbe assicurare  al tuo video una fortissima esposizione mediatica.
    • Time Lapse Italia promuove i suoi stessi contenuti sui canali social più diffusi e mirati, oltre ad avere un audience dedicato di decine di migliaia di aziende, persone, artisti e professionisti interessati a questo genere di tecnica
    • Alcuni artisti hanno segnalato che le view maggiori dei propri video nel corso del tempo sono arrivate proprio da Time Lapse Italia e Time Lapse Network combinate, scavalcando Facebook e ogni altro social network.
  • Segnala il video su Time Lapse Network
    Esattamente come per Time Lapse Italia, soltanto con un’esposizione più internazionale.

Insomma, hai fatto un fantastico lavoro fotografico: vuoi non fare di tutto affinché venga visto e apprezzato il più possibile? 😉

Promuovi il tuo #timelapse su @TimeLapseItalia per raggiungere più persone possibili! Click to Tweet

20. Non promuovere la tua attività nel tuo time-lapse

Direi suggerimento riservato a chi fa della fotografia un’attività professionale, ma ho più volte raccontato di come un video time-lapse possa cambiare la vita, rendendoci più esposti e conosciuti all’esterno.

Se realizzi un video time-lapse che ritieni essere stato fatto al meglio delle tue possibilità in quel momento, non perdere l’occasione di farti notare il più possibile:

  • Fai sapere chi sei, subito
    Inserisci nella tua introduzione il “by Nome Cognome” o “Nome Cognome presents” o “a Nome Cognome time-lapse short”
  • Lascia il tuo logo in sovrimpressione
    Ma non esagerare con la sua dimensione. Guarda come fa Rob, nel video di Dubai qui sotto.
  • Inserisci dei titoli di coda. 
    Scrivi chi ha fatto il video, e almeno un modo per contattarti (sito web, twitter username, E-Mail.. quello che preferisci)
  • I tuoi riferimenti nella descrizione
    E’ l’unica porzione di spazio (oltre agli odiosi overlay sul video, che ti consiglio di evitare come la peste) che ti dà la possibilità di rimandare gli spettatori al tuo sito web.
    Usala con cura!

21. Avere un’attività senza logo – o peggio, con un logo amatoriale

Questa è proprio una “chicca” ma è giusto che la condivida con te.

Il settore della fotografia è molto inflazionato, lo sanno bene gli amatori ma ancora di più i veri professionisti di fotografia e video making.

Avrai capito leggendo l’articolo che per avere successo è fondamentale distinguersi il più possibile da quella “fascia più bassa” di operatori.

E’ fondamentale quindi dare un look il più possibile professionale all’immagine della tua attività.

Ci sarà un motivo se le grandi aziende investono svariate centinaia di milioni di euro ogni anno per curare e rafforzare costantemente il proprio brand, e distinguerlo dai competitor no?

E’ molto probabile che – come me – tu non disponga nemmeno di una frazione del loro budget.

Come però ti ho consigliato di fare per le intro e le outro dei tuoi time-lapse, un altro aspetto da curare è il tuo marchio.

A questo proposito, mi sentirei di dirti alcune cose:

  • I veri professionisti hanno un marchio, fanno di tutto per diffonderlo e renderlo nel tempo un’istituzione
  • Se non hai un logo, è importante che ne crei uno al più presto!
  • Crea e diffondi un marchio unico, che ti rappresenti nei valori e nella qualità dei tuoi servizi.
  • Non accontentarti di una scritta buttata lì, tanto per averlo: sii professionale fino alla fine
  • A seconda del Budget che hai, a mio avviso queste sono le 3 migliori opzioni per avere un logo professionale:
    • Graphicriver
      Perfetto per chi ha un budget ridottissimo e “sa far un po’ da sé” ma non vuole rinunciare ad un logo ben fatto – anche se potenzialmente simile a un altro già visto.
      La spesa è di circa € 30.Ti scarichi un template vettoriale dopo aver acquistato il tuo preferito, personalizzi il testo, lo esporti et voilà!
      Ecco il tuo nuovo logo!Per darti un’idea, il mio vecchio logo era stato fatto proprio così:

       

      Marco Famà Photography - Il mio logo fino a fine 2016

      Marco Famà Photography – Il mio logo fino a fine 2016

    • 99designs
      Secondo me è questa la migliore soluzione in assoluto, e dovresti adottarla anche tu.
      Io stesso ho optato per 99designs per il mio nuovo logo, e sono soddisfattissimo!

      La spesa è un po’ più alta in questo caso: parliamo di € 279, ma ti fidi se ti dico che non riuscirai a non essere soddisfatto?Il funzionamento di 99designs è semplice:
      – Tu lanci un contest, e dici cosa ti interessa ricevere
      – Puoi mostrare alcuni design che ti piacciono, e che hai visto in giro
      – Dai tutte le direttive del caso ai potenziali contendenti
      – Aspetti!A quel punto decine di designer in giro per il mondo si contenderanno i tuoi soldi, e si scontreranno tra di loro cercando di mandarti una serie di proposte grafiche che tu potrai decidere se tenere o scartare.
      Solo quando sarai contento di quello che ti hanno disegnato su misura, potrai decidere se mandarli in finale con altri, premiare il vincitore (e ottenere il tuo logo già fatto e pronto, in vettoriale) o chiedere il rimborso.
      Zero sbatta, servito, riverito e con un prodotto di altissima qualità.
      Che vuoi di più?

       

      Marco Famà's Logo done at 99designs

      Per il logo Marco Famà ho scelto una tra le 430 proposte di 99designs

      P.S. Se ti interessa (verifica che sia ancora così!) puoi ricevere GRATIS un “PowerPack Upgrade” del valore di 95€ per il tuo primo progetto. Basta andare sul sito di 99designs da qui.

    • Agenzia / Professionista dedicato
      Se il budget è nettamente superiore, potresti valutare l’idea di avere un designer dedicato (o un’agenzia) sul tuo progetto. Non che su 99designs tu non riceva lo stesso trattamento, anzi! Una volta che hai scelto il designer, lui lavorerà per te a tutte le modifiche che vorrai.. però c’è chi preferisce parlare direttamente con un solo professionista, e ottenere un trattamento più “esclusivo”.La spesa in questo caso ovviamente può essere decisamente più alta..

A questo punto, avrai fatto davvero fatto un ottimo lavoro, e puoi incrociare le dita! 😉

P.S. Prima di continuare.. Se pensi che questa lista di suggerimenti sia utile, perché non la twitti?

Conclusioni

Per avere successo con un time-lapse, non basta che il tuo sia più figo degli altri.

Ci sono tantissimi strumenti e trucchi che se li conosci e li sai applicare con metodo, possono darti la spinta giusta per dare al tuo video il successo che merita.

In questo lungo articolo ho cercato di condividere con te tutta la mia esperienza, esattamente per la stessa ragione per cui ho creato Time Lapse Italia tanti anni fa.

Se sei arrivato a leggere fino a qui, probabilmente qualche spunto utile in questo articolo l’hai trovato.

Forse le decine di ore passate a scriverlo e perfezionarlo, son servite a qualcosa?
Sarei felice di saperlo da te, e mi basta il tuo commento!

P.S. Ti dico ancora questa

Ci tengo che tu sappia un’ultima cosa: ho impiegato diversi giorni per scrivere questo articolo.

Se pensi che io ti sia stato utile – anche solo un po’ – c’è una sola cosa che tu puoi fare per me.

Ti bastano 3 secondi, e io sarò la persona più felice del mondo grazie a te per le prossime settimane.

Clicca Like e soprattutto il +1 qui sotto:

Grazie per esser qui, alla prossima!
Marco

Photo Credits: Joey Kyber, unsplash.com

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38 Commenti
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Marco Di Stefano
Marco Di Stefano
6 anni fa

Grazie del bellissimo lavoro e dei consigli utili assolutamente indispensabili!

Non ci crederai: questo video è stato girato da un singolo POV — Time Lapse Italia
6 anni fa

[…] tutte le immagini da un singolo punto di vista (POV). Nonostante questo sia uno dei tipici errori da evitare nel time-lapse, il video di oggi è senza dubbio straordinario e creativo, nella sua […]

Daniele Carrer
Daniele Carrer
7 anni fa

La miglior guida sulla realizzazione di time-lapse che abbia mai visto, e ne ho viste tante anche in lingua inglese. Notevole.

Hélder Pessoa Câmara
Hélder Pessoa Câmara
7 anni fa

Complimenti per l’ottimo lavoro di analisi e spiegazione. Volevo chiedere, In linea di massima esiste una tabella in base al quale si segnalano / – gli scatti da realizzare per ogni minuto di Time Lapse ???

Marco Famà
Reply to  Hélder Pessoa Câmara
7 anni fa

Ciao Helder,
grazie mille per il commento!

Pensi che questa possa aiutare?
http://timelapseitalia.com/mini-tutorial/tabella-indicativa-dei-tempi-desposizione-intervalli-timelapse/

Fammi sapere!
Marco

Hélder Pessoa Câmara
Hélder Pessoa Câmara
Reply to  Marco Famà
7 anni fa

Perfetto, in effetti ci stavo arrivando girando sul sito timelapseitalia
grazie

Fabio Camandona
Fabio Camandona
7 anni fa

Spettacolare, che voglia a scriverla ma al finale risultato magnifico.
Completissima e furba, molto utile.
Grande Marco !

Andrea Dottesi
Andrea Dottesi
7 anni fa

Marco Famà io non ho la possibilità di scattare timelapse al momento ma un giorno comprerò il secondo corpo per dedicarlo esclusivamente a quello ed allora ti riempirò di visualizzazioni perché penso che uno esaustivo come te non esista! Grazie della tua condivisione!

Marco Famà
Reply to  Andrea Dottesi
7 anni fa

Cavoli.. questo mi fa veramente piacere, Andrea.. e spero di vedere presto le tue creazioni sul forum di Time Lapse Italia!
Grazie mille per la tua gentilezza!

Marco Famà
7 anni fa

Meraviglioso leggere le tue parole, Paolo..
Grazie mille per averle scritte qui, per me è un vero piacere!
A presto e quando passi da Torino batti un colpo..!

Paolo Morelli
Paolo Morelli
7 anni fa

Questo articolo secondo me sarà in grado, per chi vorrà prendere in seria considerazione i consigli dati, di cambiare l’esperienza fotografica di parecchia gente che come me scatta decine di immagini e time lapse che poi stanno a decantare in qualche polveroso hard disk in attesa di chissà quale occasione. Personalmente ne sentivo il bisogno da tempo. Mancava una guida in italiano che affrontasse nello specifico ciò che tanti appassionati e forse professionisti si chiedono. Come ottimizzare il proprio tempo dedicato allo scatto, alla post ed al marketing per coronare il lavoro che spesso vuoi dire una montagna di sacrifici. Marco Famà, the best.

Marco Famà
Reply to  Paolo Morelli
7 anni fa

hey Paolo!
Sono proprio onorato – al limite dell’imbarazzo, troppo buono! – di leggere parole così ricche di apprezzamento, e son felice di esserti stato d’aiuto in qualche modo.
Mi auguro di poter continuare a produrre contenuti sempre di alto livello, anche se non ti nascondo che serva davvero taaaanto tempo, per fare le cose bene.
In fondo, è ciò che in qualche modo cerco di trasmettere anche qui.. 😉
Un abbraccio e al prossimo articolo, allora!

Michele
Michele
7 anni fa

Ciao Marco, sai bene che mi sono avvicinato a questo bellissimo mondo da poco e se avessi letto qualche mese prima questo articolo sicuramente avrei evitato molti degli errori che hai trattato. Complimenti l’articolo si fa leggere senza alcun peso ed è decisamente interessante. Una mini guida veramente essenziale.

Marco Famà
Reply to  Michele
7 anni fa

Ciao Michele,
ho avuto la fortuna di conoscere te e il tuo team di persona, e son felice di avere in qualche modo contribuito alla causa. Siete bravi, tenaci, capaci e sfidate un settore molto difficile.

Ma siete italiani, giovani, di Torino.. avete bisogno di tutto l’appoggio possibile, e sono felice di darvelo.

Un abbraccio e a presto!

Enrico Bellone
Enrico Bellone
7 anni fa

L’articolo contiene molte informazioni condensate, utili anche ai non time lapser, ed esempi di time lapse ben selezionati. Scritto in modo chiaro e di gradevole lettura, mette in luce il tuo modo di “imbrattare lo schermo”, quello di un abile divulgatore. Un lungo lavoro che ha dato buoni frutti. Bravo Marco, grazie!

Salvo Gravano
7 anni fa

Bravo Marco :)! Non hai tralasciato praticamente nulla e mi trovo perfettamente d’accordo con Luca: ogni singolo punto è certamente utile per chi inizia, ma diventa, soprattutto in alcune parti, una sorta di check list ;). E’ anche vero quel che scrive Dario: aver sottolineato quelli che possono sembrare piccoli dettagli (i punti che stanno a contorno della tecnica) è da vero appassionato e divulgatore (termine a me sempre molto caro).
Ho avuto la fortuna e l’onore di condividere e collaborare con te in questo fantastico mondo e, come dico spesso, ho più ricevuto che dato; lo so, sono un romantico, ma in questo mondo globalizzato trovare te e la fantastica compagnia di TimeLapseForum è stata, è e sarà una grande avventura!

Mauro Mendula
Mauro Mendula
7 anni fa

Caspita Marco, questa è davvero la GUIDA DEFINITIVA che tutti i timelapser avrebbero voluto leggere prima d’intraprendere l’avventura! Davvero complimenti vivissimi! Stile, incisività, sinteticità priva di inutile crusca, esempi che valgono più di mille parole per un articolo di altissimo livello! GRANDE!

Mattia Bicchi
Mattia Bicchi
7 anni fa

Bellissimo articolo Marco! Tutti i 21 punti sono scritti molto bene e avendo fatto anche io errori simili nel passato, concordo pienamente che questi consigli sono fondamentali per realizzare un ottimo TimeLapse e per farsi notare!

Alessandro Di Noia
Alessandro Di Noia
7 anni fa

Un altro articolo pressoché perfetto. Lo definirei La Guida Definitiva. Well done mate…again!

Fabio Palma
Fabio Palma
7 anni fa

Alzi la mano chi non è caduto su almeno cinque di questi punti (facciamo dieci, va…)….Bravo Marco, e poi…finalmente qualcuno che pubblicamente scrive del punto 2)…(io lo scrivevo solo in messaggi privati…). Alcuni punti, poi, sono veramente poco conosciuti. Sei veramente una persona che diffonde una passione, non ce ne sono molte.

Metalluca Pelizzaro
Metalluca Pelizzaro
7 anni fa

Fantastico Marco! Articolo scritto benissimo! Non solo tanti suggerimenti per chi si avvicina a questo mondo, ma anche una utile risorsa per chi lo pratica da tempo! Concordo con Dario sull’ultima “Chicca” che riguarda la cura dell’immagine! Non hai tralasciato niente!! Continua così!!

Alberto Cominetti
Alberto Cominetti
7 anni fa

grazie a te per la condivisione di cosi tante info utili e al tuo forum che senza di esso non avrei imparato cosi tante tecniche, spero che chi accede a quste informazioni nè faccia tesoro perche sono molto utili per imparare ed io alla soglia degli anta ancora mi piace passare il tempo a leggere il tuo forum, e cosi che si impara per bene, complimenti Marco…

Marco Famà
Reply to  Alberto Cominetti
7 anni fa

Grazie a te per averlo letto fino a qui, e per avermi dato il tuo prezioso feedback Alberto!
Se posso esserti d’aiuto per altre cose, fammi sapere!
Un abbraccio!

Dario Calì
7 anni fa

Non solo ottima la parte di produzione, gli ultimi punti sono molto interessanti!

Marco Famà
Reply to  Dario Calì
7 anni fa

Grazie davvero Dario, apprezzo moltissimo.. l’ultima serie di spunti è proprio rivolta a chi come te ne fa un uso professionale e trae profitto dalla creazione di video.

Ritengo che la cura della propria immagine e la stessa promozione siano infatti fondamentali per avere successo!

P.S. Pensi che abbia dimenticato qualcosa che dovrei aggiungere?! 🙂

Luca Colistra
Luca Colistra
7 anni fa

Articolo davvero molto interessante, utile per chi come me si sta avvicinando al mondo dei time-lapse! Grazie per il tempo usato a scriverlo, ci sono molti suggerimenti e consigli, grazie ancora 😉

Marco Famà
Reply to  Luca Colistra
7 anni fa

hey Luca,
grazie a te per averlo letto, e aver speso del tempo per scrivermi questo tuo commento!
Sì, ci sono volute tante giornate di lavoro, quindi è la migliore soddisfazione sapere che possa essere d’aiuto a quelli come te!
Un abbraccio, e non dimenticarti di condividerlo su più social network possibili.. ci tengo davvero a far sì che giri il più possibile! 😉

Gianmarco Caligaris
Gianmarco Caligaris
7 anni fa

Bellissima e utilissima guida ! sono onorato di essere stato utilizzato come esempio anche se in negativo 🙂 farò tesoro dei tuoi consigli grazie ! e complimenti !

Marco Famà
Reply to  Gianmarco Caligaris
7 anni fa

Ciao Gianmarco,

sono io che ringrazio tantissimo te per l’apprezzamento nei confronti della guida.. Ora mi sento una merda per aver messo il tuo clip ahah! 😀

Davvero, come dico nel disclaimer.. non ho alcuna intenzione di screditare/ferire nessuno (anzi, capisco davvero molto bene cosa significhi lo sforzo che c’è dietro all’apprendimento della difficile tecnica del time-lapse), ma fornire spunti di riflessione con casi studio reali.

Un abbraccio amico mio, e grazie a te per essere parte della community!
Marco